Basta con i rumori molesti!

Con una recente pronuncia (Sentenza 03 Agosto 2001 n° 10735), la Corte di Cassazione ha ritenuto motivata la sentenza della Corte d’Appello di Firenze, che aveva fissato in 3 decibel il limite accettabile di “rumore”, il cosiddetto limite di normale tollerabilità, anche nelle ore diurne.

Il caso in oggetto riguardava una controversia tra due condomini confinanti, uno dei quali possessore di un pianoforte con il quale dava lezioni di musica.

Il vicino esasperato dalle note di “Per Elisa”, dopo aver esperito ricorso all’Autorità Giudiziaria per violazione dell’art. 844 del codice civile, riusciva ad ottenere il tanto sospirato silenzio.

Secondo la Suprema Corte, infatti, l'uso del pianoforte all'interno di un appartamento inserito in un edificio condominiale può essere vietato quando le immissioni sonore superano il limite della normale tollerabilità e disturbano le normali attività, materiale e intellettuali, che normalmente si svolgono in un appartamento a uso abitazione.

Anche, se di norma, si ritiene che la destinazione dell'appartamento per civile abitazioni legittimi, oltre che l'abitazione, anche tutte le attività autonome che rappresentano una normale manifestazione della persona, come uno studio professionale etc..., non si puoò giustificare un superamento del limite di "normale" tollerabilità che deve essere rispettato per qualsiasi attività relativa alla destinazione abitativa dell'unità immobiliare.

Sempre secondo la Corte, in fine, il limite di tollerabilità  non va comunque inteso con carattere assoluto ma relativo, nel senso che va giudicato sempre nel caso concreto, tenuto conto delle condizioni naturali e sociali dei luoghi e delle abitudini della popolazione.

Quest’ultimo assunto lascia uno spiraglio di speranza a tutti i musicisti ed aspiranti tali, i quali, se vorranno continuare a coltivare la loro vena artistica, potranno comunque fare affidamento sul buon gusto dei loro vicini.

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ottobre.2001